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Comune di Calitri
Municipio a Calitri

Via Roma, 2, Calitri

Informazioni su Comune di Calitri



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Informazioni attività

Via Roma, 2
83045 Calitri AV
0827318711
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Orari di apertura

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Servizi e Caratteristiche

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Domande Frequenti su Comune di Calitri

  • Dove si trova ?
    Comune di Calitri si trova in Via Roma, 2, 83045 Calitri AV
  • Come si raggiunge ?
    Puoi raggiungere Via Roma, 2 Calitri utilizzando la mappa e le indicazioni stradali fornite da NuovaOpinione. La latitudine e longitudine del puntatore su mappa sono: 40.898895500, 15.438819500
  • Qual è il numero di telefono ?
    Puoi contattare Comune di Calitri chiamando il numero di telefono 0827318711.
  • Che opinione hanno i clienti ?
    Comune di Calitri ha ricevuto 15 recensioni con una valutazione media di 4,4 su 5 stelle. Per saperne di più leggi le recensioni.
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Edificio storico. Più adatto a museo che a casa del comune.

Questa foto è stata scattata nel mese di ottobre ed è uno dei panorami più belli del paese in cui vivo.

Struttura ben restaurata, posta alla sommità del bel borgo di Calitri.

Le prime tracce della presenza umana nel territorio di Calitri risalgono al Neolitico, cui appartengono alcuni utensili in selce levigata conservati presso il museo irpino di Avellino[9]. Plinio il Vecchio (23-79 d.C.), elencando le popolazioni irpine, parla della colonia degli Aletrini, dando conferma della presenza di una comunità nella zona dove sorge Calitri. Tuttavia diventa un vero e proprio insediamento urbano solo a partire dal XIII secolo.[10] Nel periodo medioevale, Calitri è uno dei tanti centri sottoposti all'amministrazione longobarda prima e normanna e sveva poi. Durante la dominazione normanna, il feudo di Calitri venne affidato ai Balvano, mentre sotto il regno di Federico II di Svevia appartenne al regio demanio. Nel 1304 Calitri passò ai Gesualdo, principi di Venosa che ne ebbero il possesso per tre secoli. Con i Gesualdo, Calitri conobbe la sua epoca d'oro e l'antico castello venne trasformato in una sontuosa dimora signorile.[10] Dopo i Gesualdo, Calitri passò ai Ludovisi[10] che, nel 1676, lo cedettero alla famiglia Mirelli.[10] Durante il terremoto dell'8 settembre 1694 il castello di Calitri fu completamente distrutto e morì il principe Mirelli. I superstiti della famiglia Mirelli optarono per l'abbandono dei ruderi in cima alla collina ricostruendo il palazzo baronale più a valle.[10] Nel 1784 vi venne esposta, sulla porta di Nanno, la testa del brigante Angelo Duca, che aveva imperversato nella zona con scontri vittoriosi contro l'esercito borbonico, giustiziato a Salerno[11]. Dopo l'unità d'Italia la storia di Calitri si confonde con quella di tanti altri centri dell'Italia meridionale: brigantaggio, emigrazione, latifondismo baronale, lotte per la spartizione della terra. Nel 1861 fu conquistata e liberata dagli uomini del brigante lucano Carmine Crocco, assieme ad Aquilonia, Conza della Campania e Sant'Andrea di Conza.[12] Nel giugno 1910 e nel luglio 1930 dei sismi di notevole magnitudo colpirono Calitri[13]; nella Prima guerra mondiale Calitri diede un notevole contributo alla causa nel 1915 e nel 1918, nel 1924 eressero una Vittoria Alata che ricorda le 120 vittime del conflitto.[14] Nel febbraio 1941 è stata teatro dell'operazione Colossus. Nel 1943 arrivarono le truppe tedesche che distrussero molti ponti tra cui quello sull'Ofanto. L'8 settembre, giorno in cui si celebra la natività della Beata Vergine Maria (giorno di festa per i calitrani), una radio annunciò che l'Italia aveva chiesto l'armistizio: i calitrani pensarono alla fine della guerra, ma a Calitri si combatterà, comunque, una battaglia contro i tedeschi in ritirata.[14] La mattina del 29 settembre dello stesso anno, dei facinorosi si rivoltarono e malmenarono l'allora sindaco conte Salvatore Zampaglione e l'ex podestà, saccheggiarono lo stesso palazzo e uccisero alcuni componenti della famiglia Ricciardi.[15] Nel secondo dopoguerra ai vertici nazionali c'era la Democrazia Cristiana, tra cui spiccò il calitrano Salvatore Scoca che fu più volte ministro; Calitri risentì con lieve ritardo anche del boom economico: in quegli anni Calitri divenne il più importante centro dell'alta Irpinia grazie al potere attirante dei suoi istituti scolastici (scuola media, istituto tecnico commerciale, istituto d'arte, liceo scientifico, istituto professionale).[15] Il sisma del 1980 provocò due decessi e l'inagibilità per molti anni di gran parte del centro storico.

Bel paese piccolino ma molto ben tenuto organizzato e pulito dal quale si gode di un bellissima vista sulla vallata. ..persone molto cordiali e disponibili