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6 anni fa

Sono bravi e attenti

7 anni fa

Le recenti notizie di cronaca afferenti le indagini sulla CONSIP, con l'implicazione dei vertici dell'Arma dei Carabinieri, dimostrano in maniera emblematica come politica, mondo degli affari, nomine ai vertici istituzionali, siano apparati strettamente connessi e camminino di pari passo. Chi non appartiene a questi mondi è tagliato fuori quando non addirittura vittima di tale sistema di caste consolidate. Sono un ex appartenente all'Arma, e dal 2012 posto in congedo assoluto per malattia. Ebbene, nel 2010 un appuntato mi denuncia per truffa nel menefreghismo più assoluto dei miei superiori. Anzi, qualche giorno dopo la denuncia il comandante provinciale di Catanzaro avanza addirittura una proposta di trasferimento cui ne farà seguito un'altra due mesi più tardi. Come è andata a finire? Al giudice è bastata una udienza per stabilire che il fatto non sussisteva. Ora, leggendo dell'avviso di garanzia al comandante generale dell'Arma sull'affare CONSIP e della sua contestuale conferma al vertice dell'Arma, non posso non fare un parallelismo tra questo fatto e ciò che mi è accaduto. Io subito allontanato e il generale del sette ancora al suo posto. Devo aggiungere altro. Povera Arma! Certo che altro lo dirò, e lo farò a modo mio, in un romanzo che stò scrivendo.